I romanzi fantasy accompagnano da sempre la nostra infanzia, affasciando generazioni di lettori e creando mondi immaginari e pieni di avventure, in cui il pubblico ha sempre desiderato immergersi.
Alcuni dei film più iconici del genere sono tratti da libri che hanno segnato la letteratura fantastica, diventando pietre miliari della cultura popolare. Esaminiamo assieme gli 8 migliori (almeno per noi) titoli Fantasy tratti da libri, esplorando la loro transizione dalla pagina allo schermo.
IL MAGO DI OZ
Iniziamo con uno dei classici della storia del cinema, "Il Mago di Oz" del 1939, diretto da Victor Fleming e ispirato dal romanzo "Il meraviglioso mago di Oz" del 1900, primo dei quattordici libri di Oz scritti da L. Frank Baum.
La storia segue le avventure della giovane Dorothy Gale, che accompagnata dal suo cane Toto, viene trasportata in un mondo magico, e del suo viaggio per incontrare il Mago di Oz nella speranza di tornare a casa.
L'adattamento del romanzo coinvolse 14 sceneggiatori, tra i quali spicca il nome del celebre Herman J. Mankiewicz, ma la sceneggiatura finale venne conclusa da Noel Langley. Il film, girato negli studi della MGM a Culver City, California, ha utilizzato innovativi effetti speciali come il Technicolor, che permise la realizzazione della scena di passaggio dal mondo reale a quello di fantasia, e macchinari per la realizzazione pratica delle magie della Strega dell'Ovest. La colonna sonora, con il brano "Over the Rainbow" interpretato da Judy Garland, ha contribuito al suo impatto.
"Il Mago di Oz" è diventato un simbolo di speranza e amicizia, incantando generazioni di spettatori con la sua magia senza tempo.
2. IL SIGNORE DEGLI ANELLI (SAGA)
La trilogia fantasy diretta da Peter Jackson, vincitrice di 17 premi Oscar e basata sui romanzi di J.R.R. Tolkien non ha bisogno di presentazioni.
La storia dell'hobbit Frodo Baggins e del suo viaggio epico per salvare la Terra di Mezzo è universalmente conosciuta. Pubblicata tra il 1954 e il 1955, la saga è stata tradotta in 38 lingue e ha venduto oltre 150 milioni di copie, diventando una delle opere letterarie più celebri del XX secolo.
Dopo vari adattamenti infantili, tra cui l'animazione di Ralph Bakshi che divenne fonte d'ispirazione per Peter Jackson, la Miramax avvia un progetto live action de "Il Signore degli Anelli" affidandolo al regista neozelandese. Jackson, con l'aiuto di Fran Walsh e Philippa Boyens, scrive la sceneggiatura in 13 mesi e insieme ad Alan Lee e John Howe, illustratori originali dei romanzi di Tolkien, crea il design dell'intera Arda.
Le riprese dei tre film durarono 438 giorni in oltre 150 location, con più di 19.000 costumi e l'uso estensivo di miniature per creare ambientazioni realistiche tramite la prospettiva forzata, permette un’immersione totale all'interno della terra di mezzo. La natura rigogliosa e i personaggi che la proteggono riflettono la vena naturalista del romanzo e la sua critica verso un'industrializzazione sempre più opprimente.
3. CORALINE E LA PORTA MAGICA
Cosa succede quando la genialità visiva di Henry Selick incontra la follia narrativa di Neil Gaiman? Nasce "Coraline e la porta magica".
Tratto dall'omonimo romanzo, questo capolavoro d'animazione mostra come la fantasia possa prendere vita sul grande schermo. La giovane Coraline si trasferisce in una nuova casa con i genitori e scopre una porta segreta che conduce a un mondo parallelo apparentemente perfetto. Tuttavia, presto si accorge che non tutto è come sembra.
Dai tempi di "Nightmare Before Christmas", Selick ha dimostrato di essere un maestro della stop-motion. Con "Coraline", si spinge oltre, creando il primo film d'animazione in stop-motion girato in stereoscopio, utilizzando due camere digitali per la proiezione in 3D. Grazie alla sua estetica gotica e alle musiche meravigliose di Bruno Coulais, "Coraline e la porta magica" cattura tutta la magia e il mistero del libro di Gaiman, assicurandosi un posto tra i migliori film d'animazione degli ultimi 20 anni.
4. BIG FISH
Chiunque affermi che Tim Burton sia un regista limitato esclusivamente a opere cupe e gotiche non ha certamente visto "Big Fish"!
Il film è tratto da romanzo del 1998 Big Fish: A novel of Mythic Proportions di Daniel Wallace. Lo sceneggiatore John August adattò il romanzo, cercando di trasformare il romanzo episodico di Wallace in una storia più coesa e, dopo un'offerta iniziale a Steven Spielberg, che dovette declinare per altri progetti, la sceneggiatura arrivò a Tim Burton che la definì la prima opera veramente unica da quando realizzò Beetlejuice.
La storia racconta l'incredibile vita di Edward Bloom, oramai sul letto di morte, e della sua riunione con il figlio Will, scettico e in cerca di risposte da parte del padre. Segnato dalla morte dei genitori, avvenuta nei due anni precedenti, il tema del ricongiungimento tra padre e figlio fu molto sentito dal Burton.
Il regista sceglie di optare per degli effetti speciali pratici e per la prima volta utilizza i gradienti di colore per rendere i toni della pellicola più intensi, rispetto alla sua cinematografia precedente.
"Big Fish" è un film che vi permette di sognare a occhi aperti e fa della narrazione il suo punto forte, grazie al suo potere di trasformare il banale in epico facendo diventare tutti noi grandi pesci dentro un piccolo stagno.
5. LA CITTÀ INCANTATA
La città incantata, diretto da Hayao Miyazaki, è un film d'animazione giapponese prodotto dallo Studio Ghibli, ispirato al romanzo "Il meraviglioso paese oltre la nebbia" di Sachiko Kashiwaba.
La trama segue Chihiro, una bambina di dieci anni che, assieme ai suoi genitori, viene intrappolata in un mondo magico di spiriti e creature misteriose. I genitori vengono trasformati in maiali e Chihiro deve servire la strega Yubaba per trovare un modo per liberarli e tornare nel mondo umano.
Dopo la scrittura di due sceneggiature una basata sul romanzo e una più ispirata alla sua vita, il regista decide di crearne una terza unendo i concetti principali di entrambe. Miyazaki dedica il film alle sue figlie, trovando ispirazione, come nel romanzo di Kashiwaba, nella creazione di un'eroina giovane e coraggiosa che potesse rispecchiare le esperienze e le sfide dei bambini.
Lo studio Ghibli perfeziona le tecniche manuali con l'aiuto della computer grafica, già utilizzata nel celebre "La principessa Mononoke", senza che questa prenda il sopravvento sulla animazione tradizionale.
Il film vi catapulta in un mondo fantastico grazie alla sua ricca immaginazione visiva, con paesaggi mozzafiato creati da Miyazaki, e ai suoi temi profondi che vi faranno sentire come bambini.
6. LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
Non si può certo dire che Burton non sia un fan dell'assurdo, e con "La fabbrica di cioccolato" il regista inglese ne da un ulteriore prova.
L'opera, tratto dall'omonimo romanzo per bambini "La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl, segue Charlie Bucket, figlio di una famiglia in disgrazia, che vince uno dei cinque biglietti d'oro con il quale ha la possibilità di visitare la misteriosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, un eccentrico e recluso cioccolatiere.
Tim Burton, già noto per il suo stile visivo unico e il suo amore per le storie fantastiche, ha voluto creare una versione del film che fosse fedele al tono oscuro e giocoso del libro di Dahl, decidendo di non utilizzare effetti digitali ed effettuare le riprese su un vero set nel quale i bambini potessero interagire.
Johnny Depp interpreta un Willy Wonka enigmatico e bizzarro, mentre Freddie Highmore offre una performance sincera e toccante nel ruolo di Charlie.
La produzione del film ha richiesto un grande impegno creativo, con scenografie elaborate ed effetti speciali innovativi per dare vita alla magia della fabbrica di cioccolato che hai nostri occhi sembra pura realtà e riesce a catturare appieno l'essenza del romanzo di Dahl.
7. ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Se amate mondi fantastici e avventure stravaganti, "Alice nel Paese delle Meraviglie" è il film per voi.
Questo classico Disney, diretto da Clyde Geronimi, Hamilton Luske e Wilfred Jackson, porta sullo schermo le follie del libro di Lewis Carroll, con un tocco aggiuntivo da "Attraverso lo specchio". La storia ci porta nell'Inghilterra vittoriana, dove la giovane Alice si tuffa in un mondo surreale dopo aver seguito un Bianconiglio in un buco nella terra. Da lì in poi, incontra una serie di creature eccentriche, come il Brucaliffo che fuma il narghilè e il sempre sfuggente Stregatto. Il film è un vero viaggio nel nonsense, includendo un serie di episodi scollegati che catturano lo spirito originale dei libri di Carroll.
Disney ha inizialmente giocato con l'idea di unire live-action e animazione, finendo per scegliere esclusivamente la seconda, il che ha permesso maggiore libertà creativa.
La colonna sonora è un mosaico di canzoni brevi e spesso dimenticate, che però contribuiscono a creare l'atmosfera onirica del film.
Distribuito nel 1951, ha avuto un'accoglienza mista ma è diventato un cult nel tempo. In Italia, il doppiaggio ha adattato i giochi di parole originali in modo creativo, rendendo il film ancora più divertente per il pubblico italiano.
8. NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGIE
"Nel Paese delle Creature Selvagge" è un viaggio emozionante nell'infanzia e nell'immaginazione, perfetto per chi cerca un'esperienza cinematografica diversa dai soliti film d'animazione.
Diretto da Spike Jonze e adattatato assieme allo scrittore Dave Eggers, il film è tratto dal famoso libro per bambini di Maurice Sendak. Max, bambino con una grande immaginazione, scappa di casa dopo un litigio con la madre e finisce su un'isola abitata da creature giganti chiamate "Wild Things", che lo incoronano come loro re.
Il film usa una combinazione di live-action, costumi, animatronica e CGI per dare vita a queste creature in modo davvero affascinante. Le voci delle creature sono di attori come James Gandolfini, Chris Cooper, Catherine O'Hara e Forest Whitaker.
Il film ha avuto una storia di produzione interessante, partendo da un'idea Disney negli anni '80, passando per vari progetti, fino a diventare una produzione Warner Bros.
"Nel paese delle creature selvaggie" riesce a esplorare temi come la solitudine e la ricerca di appartenenza, offrendovi una visione più profonda rispetto al libro.
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